Recensioni di "Liquid" il secondo album del Nu-Drop Quintet

CARMELO DI STEFANO (POETA E PITTORE) "Ho ascoltato  "Liquid" ed ho avuto conferma (seguendo a naso le mie impressioni) che  la strada che avete intrapreso con il primo cd l'avete proseguita con un  lavoro altrettanto valido, interessante e più maturo,direi più pensato.  L'attacco deciso e all'unisono del primo brano, "Black old shoes", dà  la misura della vostra determinazione, con un'energia che toglie ogni  dubbio, qualora ancora ce ne fossero, di una band che fa sul serio, che  coniuga impegno a bravura e divertimento! Fantastico il seguito dove una  voce cristallina e sbarazzina fa da contrappunto ad un robusto groove; e  ancora di più lo è la voce che diventa strumento e il solo di chitarra  che dialoga col piano. Originalissimo il finale del passo che si  allontana! Mi è venuto in mente quando il Banco l'ha fatto in  “Passaggio”. Ed erano i mitici anni '70! Il seguito, dopo tanto vigore,  non poteva che essere quello dolce e gradevole di "Hello", pulito e  preciso il ride, corposo il basso, complimenti alla ritmica cui si  aggiunge magistralmente la chitarra. Misteriosa ed eterea l'intro di  "Liquid", in sintonia col titolo, basso con l'archetto e poi il breve  unisono con la voce. Discreto e preciso l'incedere del piano sostenuto  da basso e batteria. Scat sapiente. Bella song! La successiva "The  Circle" offre echi fusion con la ritmica che si dispone a sostenere la  chitarra in evidenza. Anche qui uno scat ben calibrato. Complimenti per  l'acuto finale e il gorgheggio! "Drunk 'n' in Love" swinga dalle prime  note: voce, ride, rimshot e uno swing ineccepibile  chitarra-piano-basso-batteria! "Milestones" (omaggio a Miles?) è una  ballad che tocca le corde dell'anima con una voce e una musica  introspettive e il misterioso effetto di chitarra sottofondo. Voce  dolce,appassionata ed emotiva, solo di chitarra essenziale, basso e  spazzole a fornire un supporto discreto. Il brano che più mi piace,  forse perchè più poetico. "Next Vision" ha un intro originale  basso-batteria, un bel riff basso-chitarra ci regala una suggestiva  citazione di "So What", bello il successivo solo di piano e poi quello  di basso, un brano eseguito con perizia. Grande il tuo finale!  "Syracuse" offre un latin sognante, sostenuto da una bella cavata di  basso mentre il piano si muove sulle spazzole. E proprio il gioco di  spazzole sul rullante danno respiro al brano. Un brano, ripeto,  sognante. "Too Hard to be a Woman" con quell'inizio da piano stride  sembra riportarci lungo le strade di Harlem! Fantastico il tuo canto  canzonatorio, seguito da uno scat e uno swing fulminanti! "If you say  it" parte su di giri con la voce prima all'unisono e poi un azzeccato  scat apre a un ispirato solo di piano,molto arioso e classicheggiante  che sospende l'ascoltatore, fin quando ride e chitarra swingano con  discrezione in attesa della tua voce,sempre misurata, che lascia spazio a  un bel solo di batteria (bello il ride sul finale, nitido e preciso!).  "Lullaby of Love" ha nel titolo tutto quello che esprime nel brano,una  ninna nanna dell'amore con un sound dolce, discreto e sognante ed echi  di valzer che ci conducono ad atmosfere da Belle Epoque. Trascinante il  crescendo della tua voce e l'estensione! Sapiente e sostenuto il  rullante! Ho notato che su 11 brani ben 9 sono stati scritti interamente  dalle Nu-Drop e solo negli ultimi 2 ha collaborato Simone Pascarella!  Quindi, oltre che come cantante e musiciste, mi complimento con voi per  la vostra capacità di scrittura e arrangiamento. Vorrei aggiungere una  mia riflessione: tutti sappiamo che nella discografia di ogni  appassionato di jazz (quindi anche nella mia) non possono non esserci i  vari Davis, Monk, Mingus, Coltrane, Parker, ecc., e i contemporanei  Hancock, Shorter, Corea, Jarrett, ecc., i nostri Rava, Bollani, Fresu,  Di Battista, ecc., ma c'è un fermento di idee, di musica fresca ed  esuberante, di musicisti ispirati e motivati che hanno purtroppo il solo  handicap di essere lontani o fuori dai grandi circuiti di produzione e  distribuzione (ma non per colpa loro o per loro demerito...), e quando  ho la fortuna di scoprire ed ascoltare questi artisti è come se una  ventata di buona e fresca musica pervadesse la mia anima. Quindi grazie  alle NU-DROP e a quanti, come loro, hanno tanta esuberanza ed entusiasmo  nel proporci il loro fresco jazz!"
MODICA 26.06.2014

RECENSIONE di MAURIZIO SETTI (Pianista) NU DROP QUINTET - Liquid  Un jazz tutto al femminile, un quintetto di donne che rompe le barriere  dei luoghi comuni irrompendo in un genere musicale ( per molti ancora  considerato di nicchia ) con grazia, delicatezza e determinazione.  Il suono nitido e pulito delle strumentiste donano alla cantante un  trampolino ideale per poter esprimere al meglio le sue qualità di jazz  singer, dove la voce duttile ma mai fuori dagli schemi arriva  all'ascoltatore con leggerezza e suggestione. 
7 giugno alle ore 17.49   

BRUNO POLLACCI di "Anima Jazz" (http://animajazz.eu/).    "...ho apprezzato le novità e mi piace questa nuova veste più  contemporanea, che pur rimanendo gradevolmente equilibrata, ha  "profumato" l'atmosfera musicale con istanze sonore più in sintonia con  il nostro tempo. Un passo, il vostro, che non solo rivela quanto  facciate musica non da "piatti professionisti" ma quanto da "vivi e  pulsanti music-lovers", capaci di rinnovare l'amore per il proprio  lavoro rimettendosi avventurosamente in discussione e rinnovando così  anche le emozioni del fare e dell'essere. Credo sia anche un atto di  "rispetto" verso voi stessi, che riqualifica il quotidiano impegno  musicale. La "festa della vita" non bisogna aspettarla passivamente, ma  esserne gioiosi e coraggiosi protagonisti! BRAVI!!!" 20 maggio 2014




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